Chatbot: tutto quello che devi sapere | Quindo

Chatbot: tutto quello che devi sapere

Cos’è un chatbot?

La parola chatbot deriva dall’unione di due parole “chat” e “bot”, ovvero l’automatizzazione delle interazioni che avvengono in una chat di messaggistica istantanea.

In parole povere, un chatbot non è altro che un software basato sull’Intelligenza Artificiale (quelli più complessi sono anche in grado di apprendere dalle conversazioni con gli umani), in grado di simulare in una chat una conversazione intelligente tra due esseri umani, interagendo con l’utente.

In principio era Eliza

Il fenomeno dei chatbot è abbastanza recente, risale ai primi mesi del 2016, quando Telegram e Facebook hanno iniziato a integrarli nelle loro applicazioni. In realtà, forse non tutti sanno che il primo chatbot della storia è stato codificato nel 1966 da Joseph Weizenbaum, prendendo spunto dal cosiddetto Test di Turing, ideato dallo stesso nel 1950. Weizenbaum chiamò questo precursore dei chatbot odierni Eliza, il quale poteva interagire con gli utenti simulando il dialogo con una psicoterapeuta. Lo script su cui si basava era molto semplice: riconosceva alcune parole chiave dalle frasi inserite in input e dava una risposta utilizzando tali parole chiave estratte da risposte pre-programmate. Ad esempio, se un essere umano avesse scritto che “Mia madre cucina buon cibo”, Eliza avrebbe estratto la parola “madre” e avrebbe formulato una risposta del tipo: “Dimmi di più sulla tua famiglia”. Qui potete provare una versione di Eliza scritta per il web.

I chatbot oggi

Oggi esistono vari tipi di chatbot: quelli sviluppati per app (Facebook Messenger, Telegram, Whatsapp), gli assistenti virtuali online, grazie ai quali le aziende offrono servizi di customer care 24h (Amelia) oppure assistenti virtuali per sistemi operativi, tipo Siri e Cortana. Per poter funzionare i chatbot devono essere tre caratteristiche:

  • Utili: il chatbot deve aiutare a risolvere un problema
  • Conversazione “umana”: deve garantire un flusso di conversazione e sembra umano il più possibile fino a riconoscere frasi in gergo.
  • Facili da usare: flussi semplici, nessun bisogno di registrarsi, nessun bisogno di app da scaricare per poter far funzionare il chatbot, tutto questo garantisce un buon prodotto

I 3 migliori chatbot 2020

  1. HelloFresh: è un chatbot di Facebook Messenger che aiuta i clienti con le loro ricette segnalando quelle del loro blog. Freddy è servito a migliorare i tempi di risposta e l’enorme quantità di messaggi, il tempo di risposta si è ridotto del 76% e così il servizio di consegna dei pasti ha avuto un aumento del 47% dei messaggi in arrivo.
  2. Coronabot: con il diffondersi del Corona Virus l’OMS ha creato un bot per aiutare le persone a rimanere sane e informate e combattere la disinformazione. Funziona esclusivamente tramite WhatsApp ed è progettato per dare informazioni veloci ed affidabili.
  3. Woebot: un chatbot che, grazie all’ascolto attivo, aiuta a ridurre i sintomi della depressione.  Con parole incoraggianti e GIF divertenti, l’amico robot è disponibile 24 ore su 24 per tutti coloro che hanno bisogno di consigli e di più autostima.

Chatbot per WordPress

Come sempre WordPress ci fornisce una soluzione facile o meglio una serie di alternative facili da integrare per avere un prodotto facile e pronto all’uso se non abbiamo competenze di tecniche di programmazione. Ecco le 3 migliori soluzioni ready to go:

  1. Intercom: il migliore strumento di live chat. Oltre alle funzioni di chat all’interno troviamo la gestione dei lead, chatbot e automazioni, notifiche, A/B test e molto altro utile alla gestione dei clienti online. UX accattivante, messaggi automatici sulla base delle azioni e centinaia di integrazioni rendono intercom una soluzione senza pari.
  2. Drift: una volta registrati sulla piattaforma bastano pochi passi per installare il plugin sul nostro sito.
  3. WPChatbot: lo trovate nel marketplace più famoso di internet. Una volta installato potrete creare chatbot con scopi diversi, dargli una vera e propria personalità e stilizzarlo con il css a vostro piacimento.

Come creare un chatbot

Ma vediamo praticamente come poter integrare un chatbot all’interno del nostro sito web. Per farlo ci viene in aiuto IBM Watson Assistant, il sistema di intelligenza artificiale offerto gratuitamente da IBM (integrabile con delle opzioni a pagamento).

Per iniziare bisognerà visitare il sito web e creare un account IBM Cloud. Una volta terminato nel pannello di IBM Cloud vi basterà cliccare su create resource e scrollare fino a Assistente Watson. Cliccate su create, rinominate l’assistente e salvate il tutto. Ora finalmente possiamo “programmare” l’assistente con il flusso di domande e risposte e i nostri obiettivi.

Una volta creato possiamo finalmente passare alla fase di test anche per correggere eventuali problemi prima della messa online. Quando saremo soddisfatti del nostro lavoro non ci resta che integrare il tutto, possiamo farelo manualmente o tramite il plugin WordPress di Watson Assistant. PS: Watson spesso di “allena”e quando accede signifivca che l’AI sta elaborando nuove informazioni per imparare a fornire risposte sempre migliori.

Un chatbot è utile alla tua attività?

Al giorno d’oggi un valore aggiunto che si può dare alla propria attività è senza dubbio un servizio clienti sempre disponibile: il poco tempo che abbiamo a disposizione unito alla miriade di attività che dobbiamo incastrare nella nostra giornata fanno sì che gli utenti di un’attività online “spalmino” le proprie visite nell’arco delle 24 ore. Di conseguenza, se ho una domanda da porti alle 23:03 riguardo al servizio che offri e tu sei in grado di rispondermi in tempo reale anziché farmi attendere fino al mattino seguente, è molto probabile che io finalizzi una transazione sul tuo e-commerce anziché optare per un tuo competitor.

Ovviamente, metter su un servizio di clienti fatto di essere umani attivo 24 ore al giorno ha dei costi che solo le grandi realtà possono permettersi. È proprio qui che ci viene in soccorso un chatbot come UserBot, capace di gestire il servizio di customer care su varie piattaforme.

Una realtà come Ebay, invece, ha implementato un chatbot su Facebook Messenger che funge da shopping assistant. Altre realtà hanno preferito integrare l’app SpringBot direttamente sul proprio e-commerce. Quest’app permette di gestire in maniera integrata attività di marketing automation e analisi dati marketing, in modo da effettuare una profilazione sempre più accurata dei clienti.

Oppure, un interessante chatbot gratuito per Telegram è TrackBot, in grado di monitorare le spedizioni.

Insomma, quello del chatbot è uno strumento che potenzialmente può fornire un valido supporto ai vostri clienti, aiutandovi a fidelizzarli e dunque a generare maggior profitto per la vostra azienda.

 





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