Di cosa parliamo
In ambito digital, sempre più spesso, si sente parlare di storytelling e di scrittura creativa: due doti fondamentali allo scopo di raccontare una storia coinvolgente ed emozionale per il proprio pubblico di destinazione e ingredienti di base per il SEO copywriting e la creazione di contenuti per siti web.
Lo storytelling è una vera e propria arte come lo è la scrittura creativa e, anche se sono tecniche narrative tra loro differenti, non significa che non possano essere miscelate per ottenere risultati concreti nel campo del racconto aziendale.
L’arte del digital storytelling
Lo storytelling può essere paragonato ad una vera e propria scienza che racchiude in sé l’arte di comunicare (e vendere) attraverso le storie. Non si parla, ovviamente, di favolette ma di tecniche di narrazione utili a connettersi con la propria audience.
Tra i migliori esempi di storytelling è impossibile non menzionare Steve Jobs il quale, attraverso le sue storie, ha ispirato intere generazioni e ha creato un brand iconico e riconoscibile nel tempo.
Sogni, aspirazioni, visioni: qualsiasi imprenditore ha una storia e delle esperienze da condividere. Proprio su questo si basa il concetto di corporate storytelling.
Oggi, la relazione presente tra azienda e consumatore è decisamente cambiata. I social network hanno abbattuto tutte le barriere presenti in passato, il web e la diffusione massiva degli smartphone hanno reso fruibili le informazioni in qualsiasi luogo e momento. Possiamo parlare di un rapporto 1:1, ove la differenza viene fatta dalla creazione di relazioni solide con i propri utenti.
Attraverso la narrazione ed il creative writing è possibile coinvolgere i potenziali consumatori alla base del processo di acquisto, semplicemente utilizzando i principi di scrittura narrativa applicata al mondo digitale.
Fare digital storytelling significa scrivere storie sul tuo blog, sul tuo sito web o sui tuoi social network. Un passaggio quasi obbligatorio per connettersi con i propri lettori, quindi potenziali clienti, ed apparire “reale”.
Una tecnica davvero efficace che per il raggiungimento di diversi obiettivi quali l’aumento delle visite al sito web aziendale, il miglioramento della brand awareness, il rafforzamento del sentiment positivo nei confronti di un marchio e anche l’incremento dell’engagement sui canali social.
Quando lo storytelling incontra la scrittura creativa
Andiamo ora a rispondere ad una domanda fondamentale: come si racconta una storia memorabile?
Tutto parte da un’idea, un concetto sul quale basare l’intero processo di storytelling aziendale. Le idee, come spesso mi piace dire, sono come il corpo umano. Ognuno di noi per vivere ha bisogno di cibo e, allo stesso modo, le idee per svilupparsi devono essere alimentate.
Non esiste un manuale di scrittura valido per tutti che spiega come trovare l’ispirazione. Ognuno di noi è diverso e quello che funziona per me, magari non vale per te che mi stai leggendo.
In linea di massima, le storie già vivono dentro tutti noi. Per portarle allo scoperto è comunque necessario uscire dal torpore, svegliarsi e cominciare ad osservare quanto ci succede intorno. Bisogna leggere tantissimo, ascoltare discorsi, canzoni, guardare film. Insomma, lo storyteller è una figura professionale che deve mantenere costantemente allenata la propria fantasia.
Trovata l’idea è ora il momento di concentrarsi sul proprio pubblico di riferimento. Per chi stai creando la tua storia? Ora so che penserai a Google, ma fermati un attimo a pensare.
Certo Big G ti dovrà riconoscere come fonte autorevole e per questo dovrai essere anche un po’ SEO copywriter, ma dovrai ricordarti di scrivere prima di tutto per le persone. Un’analisi del target è fondamentale prima di approcciarsi agli stili di scrittura, al Tone of Voice da mantenere ed alla storia da raccontare.
Ed eccoci allo sviluppo della trama che, altro non è che il nostro storyboard. A questo punto andremo a definire il punto di vista da utilizzare (ovvero chi racconta) e a caratterizzare i personaggi protagonisti della vicenda.
Passione, empatia e ritmo: passiamo dalla teoria alla pratica
Nel paragrafo precedente ti ho dato qualche indicazione teorica relativa all’unione dello storytelling alla tecnica della scrittura creativa. Ma come si può, nella pratica, raccontare una storia che sia coinvolgente per i propri potenziali consumatori?
Partiamo dal “Chi siamo”, pagina presente su qualsiasi sito web aziendale.
Stima più o meno a caso, ma comunque non molto lontana dalla realtà, l’80% delle pagine “About” che aprirai posizioneranno l’azienda Tal dei Tali come leader nel settore, composta da un team giovane e dinamico ed altre frasi fatte che si leggono davvero dappertutto. Ecco: questo NON è digital storytelling e di certo neanche una reale operazione di analisi dei competitor e differenziazione.
Il visitatore vuole sapere chi sei DAVVERO, motivo per cui dovrai essere empatico e spiegarlo approfonditamente. La tua pagina “Chi siamo” è il primo passo verso una brand reputation online mirata, che ti differenzi veramente dalla concorrenza.
Esistono sono una serie di domande “standard” che ti possono aiutare a dare una descrizione completa di te stesso e della tua azienda tra cui chi sei e qual è la tua proposta di valore per l’utente, chi sono le tue buyer personas (clienti / utenti tipo), quali sono i tuoi obiettivi, qual è il tuo tono di voce, quali sono le keyword principali per le quali ti vorresti posizionare e cosa vuoi comunicare.
Dalle risposte a queste domande potrai creare una pagina “Chi siamo” che sia degna di questo nome ed adattare la linea editoriale di tutti gli altri canali aziendali per la creazione di una coerenza narrativa.
Esercizi di scrittura creativa per il web
Il primo step per un buon digital storytelling si racchiude in una parola: semplificazione. Abolisci i paroloni e cerca di trovare uno stile comunicativo di facile comprensione ai più.
Per questo esercizio ti posso consigliare di prendere un qualsiasi testo di natura legislativa e burocratica per spiegarne, a parole tue, il contenuto.
Dalla semplificazione alla sintesi. Sui social network, in linea di massima, si tende ad evitare la scrittura di post troppo lunghi che potrebbero distogliere l’attenzione degli utenti.
Scegli un libro a te caro e riassumi un capitolo in poche parole senza che la storia perda di significato.
Togli le espressioni ridondanti, le ripetizioni, le lungaggini ed i periodi superflui. Un po’ come si faceva a scuola quando l’insegnante d’italiano chiedeva di allenarci sul riassunto.
Ora passiamo alla scrittura creativa che, come abbiamo detto più volte nell’articolo, non può mancare nei nostri esercizi.
Apri un dizionario, un giornale o un libro su una pagina a caso. Scegli, in maniera altrettanto casuale, quattro parole che dovranno essere contenute in un breve racconto.
Attenzione: non devi soffermarti sui singoli termini pensando che non possano avere tra loro una relazione. La scelta dovrà essere fatta completamente a casaccio per poi costruire una storia che abbia senso.
Questo, in particolare, è un esercizio che faccio molto spesso anche con i bambini durante alcuni workshop dedicati alla scrittura creativa.
Di esercizi di scrittura creativa ce ne sono davvero un’infinità: puoi andare su Google, cercare delle immagini di persone, ed inventarti una storia solo osservando; puoi riprendere favole conosciute e riscriverle sotto un punto di vista diverso; puoi allenarti creando un percorso sensoriale e davvero molto altro.
Non c’è limite alla fantasia quando si parla di storytelling, purché vi sia coerenza con i propri obiettivi ed il proprio pubblico. Buon allenamento!