La guida definitiva alla ricerca delle parole chiave per il tuo ecommerce | Quindo

La guida definitiva alla ricerca delle parole chiave per il tuo ecommerce

In una buona strategia SEO, la keyword research è sempre uno step fondamentale. Lo è ancora di più se il sito da ottimizzare è un ecommerce. La complessità di questa tipologia di siti web è ben nota a chi si occupa di SEO e di marketing da ogni punto di vista. Si tratta infatti di siti molto ampi, fatti di decine e decine di pagine. Farsi trovare sul web, quando si compete con i giganti del settore, può essere complesso. Ma chi meglio di un’agenzia SEO può raccontarti come selezionare le parole chiave per un ecommerce e ottimizzarlo al meglio? Abbiamo predisposto una guida utile non solo a cercare le parole chiave più in linea con il tuo target, ma anche a capire dove inserirle per evitare gli errori più comuni.

La ricerca delle parole chiave per un ecommerce in 5 passi

Tutte le strategie SEO partono dallo studio del mercato di riferimento, e una consulenza SEO per ecommerce non farà eccezione. Le nostre professioniste analizzano i competitor di mercato e quelli organici, individuano il target di riferimento e analizzano lo stato attuale dell’ecommerce. Rispetto ai competitor, si studiano le parole chiave più performanti e le eventuali possibilità di SERP poco presidiate. La tua concorrenza le sta sottovalutando: puoi usarle per distinguerti. Ma come si individuano queste parole chiave per un ecommerce e quali sono le possibili insidie?

1. Attenzione all’intento di ricerca

Quando affrontiamo la ricerca delle parole chiave per un ecommerce o qualsiasi altro sito, la prima cosa che facciamo è capire con quale intento gli utenti cercano una determinata keyword. In questo ci facciamo aiutare dai tool di ricerca delle parole chiave come SemRush, Ahrefs, Ubersuggest ecc e dal buonsenso. Facciamo un esempio:

Ricerca parole chiave ecommerce

In questo specchietto vediamo le parole chiave correlate a “scarpe rosse”. Se volessimo ottimizzare un ecommerce che vende calzature, in questo caso raccoglieremmo sicuramente le keyword che presentano il nome di un brand (e le useremo per ottimizzare la categoria scarpe rosse di quel brand); quelle che riguardano calzature maschili o femminili; quelle che identificano un tipo di calzatura (con il tacco, con una suola particolare ecc.) in vendita nello store. Non useremmo, invece, le keyword legate al campo semantico del 25 novembre. Quella è la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, di cui le scarpe rosse sono un simbolo. Chi digita quelle keyword a coda lunga, quindi, si sta probabilmente informando sulle iniziative legate a questa importante giornata. Non vuole acquistare delle scarpe rosse per la prossima festa!

2. Keyword transazionali, informazionali e commerciali

Analizzare l’intento di ricerca transazionale, informazionale o commerciale della keyword ci aiuta a capire in quale fase del funnel di vendita si trova l’utente quando cerca quella parola chiave. O, come in questo caso, se non si trova affatto all’interno del funnel di nostro interesse. Possiamo quindi scartare quelle parole chiave e andare avanti cercandone delle altre. In genere per ottimizzare le pagine di categoria o le pagine prodotto di uno shop online si identificano unicamente le keyword transazionali, ovvero quelle che ci dicono che il nostro utente sta cercando un prodotto specifico ed è pronto per acquistarlo. Cosa fare allora di tutte le parole chiave a coda lunga che hanno intento informazionale? Nella fase di ottimizzazione delle pagine principali, possono essere tralasciate. Rimane comunque utile appuntarle per un eventuale blog aziendale, se la strategia SEO lo prevede. Anche sugli articoli di blog è sempre il buonsenso a guidare le nostre scelte: scrivere un articolo sulla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne può avere senso se l’azienda in questione propone iniziative di sensibilizzazione in tal senso. Altrimenti, meglio virare su altre parole chiave informazionali, per esempio “Scarpe con suola rossa: la storia del marchio di lusso”.

3. Evitare i duplicati nelle parole chiave di un ecommerce

Il rischio che spesso si corre quando si ottimizza un ecommerce senza una buona strategia è quello di usare la stessa keyword su prodotti simili. Tornando all’esempio dello shop online di calzature, possiamo ottimizzare le descrizioni di tutte le scarpe rosse in vendita per “scarpe rosse”? No, o meglio, non è una buona strategia perché porta alla cannibalizzazione delle pagine. Per dirla in parole povere: solo una delle nostre pagine si posizionerà bene nella serp “scarpe rosse” e tutte le altre pagine verranno seppellite da risultati della concorrenza. Come fare allora? Una ricerca di parole chiave estensiva e accurata troverà delle keyword, anche a coda lunga, diverse per ogni pagina di categoria. Ancora più difficile ottimizzare le schede dei singoli prodotti, facendo attenzione a evitare cannibalizzazioni. Il nostro suggerimento è quello di lavorare molto bene sul posizionamento delle pagine di categoria e poi, con un’architettura dell’informazione intelligente e indicazioni navigazionali chiare, spingere l’utente verso le pagine dei singoli prodotti.

4. Non dimenticare la ricerca delle parole chiave per l’ecommerce e le sue immagini

Ottimizzare le immagini di un ecommerce è un’attività spesso sottovalutata, ma a cui andrebbe invece dedicata attenzione. La buona qualità, dimensione e risoluzione delle immagini è importante, certo, ma anche la parola chiave per cui vengono ottimizzate. Idealmente, le immagini presenti sulla pagina di uno shop online dovrebbero avere un nome, un alt text e una descrizione che contengano la keyword principale di quella pagina. Meglio mettere subito in pratica questi suggerimenti, perché correggere centinaia o migliaia di file in corso d’opera ruberebbe moltissimo tempo. Se invece a priori si memorizzano le immagini di catalogo e quelle di prodotto con le rispettive parole chiave per l’ecommerce, sarà più semplice ricordare di ottimizzarle durante il caricamento.

5. Ricerca di parole chiave georeferenziate per l’ecommerce

ricerca keyword ecommerce

Finora abbiamo discusso di ecommerce in generale, ma come ci si comporta con l’ottimizzazione di uno shop online che affianca un negozio fisico o vende particolari tipologie di prodotti? In questo caso è utile selezionare le parole chiave georeferenziate. Ciò significa ottimizzare per le keyword che contengono il nome di una località, come nell’esempio su riportato che riguarda libri di seconda mano. Il prodotto si presta: magari l’utente cerca online il negozio più vicino, ma poi vuole toccare con mano le reali condizioni del libro usato che vuole acquistare. Questo però vale anche per altri prodotti e shop. Può servire a un ecommerce di attrezzature edili, da cui probabilmente si riforniranno le ditte di zona, agli shop online che trattano con una particolare tipologia di clientela o che semplicemente sanno, dai dati di traffico, che la maggior parte dei propri utenti arriva da una città o da una regione specifica.

Adesso puoi ottimizzare il tuo shop online?

Non proprio. La nostra guida generica ti indica come effettuare la ricerca di parole chiave e in quali punti è più strategico inserirle. Per una consulenza completa e un’analisi della concorrenza e delle keyword su cui puntare, però, ti consigliamo di contattarci. Avrai a disposizione un team di professioniste con grande esperienza nell’ottimizzazione di ecommerce anche in nicchie molto complesse.

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