Di cosa parliamo
Se il tuo business sogna in grande, se la tua attività si rivolge ad un pubblico internazionale, o stai iniziando ora a far conoscere i tuoi servizi e prodotti anche all’estero, avrai la necessità di iniziare una nuova strategia SEO internazionale.
Struttura sito multilingua
Quando si definisce la struttura di un sito rivolto al mercato internazionale, bisogna tenere conto di alcuni aspetti fondamentali. Come primo aspetto introduttivo bisogna capire e determinare se il sito sarà multilingua o multiregionale.
Sito multilingua: si tratta di un sito che offre dei contenuti in lingue diverse, si rivolge cioè a utenti che parlano differenti lingue, a prescindere dalla zona geografica in cui si trovano.
Per esempio un’azienda svizzera potrà avere un sito rivolto esclusivamente agli svizzeri ma con versioni in italiano, tedesco, francese e inglese.
Sito multiregionale: in questo caso il sito offre contenuti destinati a differenti paesi.
Per esempio se hai un e-commerce e vuoi vendere i tuoi prodotti in Italia, Spagna, Francia e in Gran Bretagna
Sito multilingua e multiregionale: in alcuni casi le esigenze si incrociano, per esempio quando i prodotti del tuo e-commerce sono destinati a paesi diversi e in alcuni di questi parlano la stessa lingua, come nel caso di Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti, oppure in Spagna, Argentina e Messico.
In caso tu ti trovi una di queste situazioni, sarebbe bene prestassi particolare attenzione a certi elementi del tuo sito.
Pianificazione dei contenuti
Nella fase di progettazione della strategia SEO, il primo passo fondamentale è la creazione dei contenuti destinati alle varie versioni del sito.
Tutto parte da un’approfondita ricerca di mercato e una dettagliata Keyword Research.
Viva la semplicità
La navigabilità del sito tra una versione di lingua e un’altra, dev’essere di facile intuizione, ed è necessario consentire all’utente di cambiare in modo semplice la lingua di una pagina, per esempio attraverso l’aggiunta nel menu delle bandierine corrispondenti al paese o alle lingue.
Per comunicare in modo chiaro ai motori di ricerca e agli utenti la lingua di una pagina utilizza URL specifici declinati nelle varie lingue: consigliamo di utilizzare parole localizzate nell’URL per indicare il paese e/o la lingua di riferimento, in linea con le guide di Google.
Cosa è il tag hreflang?
John Mueller ha definito l’hreflang “uno degli aspetti più complessi della SEO”.
TBH hreflang is one of the most complex aspects of SEO (if not the most complex one). Feels as easy as a meta-tag, but it gets really hard quickly.
— John (@JohnMu) February 19, 2018
Il tag hreflang è un attributo HTML che serve a specificare la lingua e il targeting geografico di una pagina web.
Informa dunque i motori di ricerca segnalando a quale lingua appartiene una determinata pagina e le sue varianti, permettendo di fornire agli utenti la giusta versione di lingua.
Perché usare l’attributo hreflang
Il principale motivo è quello di permettere ai motori di ricerca di fornire il giusto risultato di ricerca in base alla lingua di appartenenza. Ma ci sono alcuni vantaggi fondamentali e da non trascurare.
Prevenire contenuti duplicati
I contenuti duplicati sono una delle criticità SEO più diffuse e il rischio di avere pagine praticamente identiche che differiscono solamente per la lingua, può essere interpretato da Google come un contenuto duplicato.
Con l’utilizzo dell’attributo hreflang siamo certi che il contenuto verrà identificato come univoco.
Ridurre la frequenza di rimbalzo
Indicare a Google quale contenuto mostrare in base alla lingua e/o alla zona geografica dei nostri utenti, ci aiuterà a trattenerli, offrendo risultati pertinenti e limitando la frequenza di rimbalzo.
Come si implementa l’hreflang
Si inserisce nel codice di tutte le pagine che hanno una versione di lingua e, trattandosi di un attributo bidirezionale, va inserito in forma autoreferenziale.
Esistono tre metodi di inserimento.
1. Come tag HTML
Si aggiunge un tag HTML nell’intestazione della pagina per comunicare a Google tutte le varianti di lingua di quella pagina e le eventuali aree geografiche di destinazione.
La sintassi è la seguente:
<link rel="alternate" hreflang="codice_lingua/area geografica" href="url_della_pagina">
2. Nella Sitemap
É possibile utilizzare la Sitemap per lo stesso scopo, aggiungendo un elemento che indichi ogni variante di lingua/area geografica della pagina, inclusa la pagina stessa.
3. Nell’intestazione HTTP
Infine puoi informare Google delle varianti di lingua restituendo un’intestazione HTTP con la risposta GET della pagina.
Questo metodo è tendenzialmente utile per i file in PDF.
ISO Language e Codici Regionali
Il valore dell’attributo hreflang
definisce la lingua, ed eventualmente l’area geografica di un URL alternativo (la lingua non deve essere necessariamente correlata all’area geografica).
Ecco una situazione piuttosto comune:
en
: contenuti in inglese, a prescindere dall’area geograficaen-gb
: contenuti in inglese per gli utenti della Gran Bretagnaen-us
: contenuti in inglese per gli utenti in USAen-es
: contenuti in inglese per gli utenti in Spagna
I formati utilizzati sono ISO 639-1 per identificare la lingua e ISO 3166-1 Alpha 2 per definire l’area geografica
Come funziona l’hreflang e cosa si intende per “bidirezionale” e “autoreferenziale”
È fondamentale capire che i tag hreflang hanno una funzione bidirezionale. In altre parole, se lo aggiungi a una pagina inglese che punta alla variante italiana, quest’ultima dovrà a sua volta aver un tag hreflang che punta alla pagina inglese.
Inoltre nelle linee guida di Google leggiamo:
Per la versione in ogni lingua è necessario indicare la versione stessa e le versioni in tutte le altre lingue.
In sostanza ogni pagina dovrebbe avere un tag hreflang che rimanda a se stesso.
Anche se John Mueller (sempre lui) ha recentemente affermato che “l’hreflang autoreferenziale è facoltativo, ma è una buona pratica”, noi, nel dubbio, consigliamo di usarlo.
Ecco un esempio di tag HTML per la home page https://www.example.com/it di un sito che si rivolge ad un pubblico italiano, internazionale in lingua inglese e australiano in lingua inglese, a cui aggiungiamo anche il valor x-default per indicare quale versione offrire a chi non appartiene a nessuna delle variabili indicate:
<link rel="alternate" href="https://www.example.com/it" hreflang="it">
<link rel=”alternate” href=”https://www.example.com/en” hreflang=”en”>
<link rel=”alternate” href=”https://www.example.com/au” hreflang=”en-au”>
<link rel=”alternate” href=”https://www.example.com/en” hreflang=”x-default”>
WordPress e la gestione multilingua
Nel caso di siti e e-commerce realizzati in WordPress, ci viene in aiuto un plugin con una fama che lo precede, WPML, ne abbiamo parlato in modo dettagliato nel articolo “Come creare un e-commerce WordPress multilingua”
Hreflang per una strategia SEO multilingua
È importante tenere presente che il tag Hreflang è un segnale e non una direttiva e viene “letto” solamente da Google e Yandex.
Errore più comune: utilizzare reindirizzamenti automatici
Dalle linee guida di Google:
Evita il reindirizzamento automatico basato sulla presunta lingua dell’utente. Questi reindirizzamenti potrebbero impedire agli utenti (e ai motori di ricerca) di visualizzare tutte le versioni del sito.
All’atto pratico risulta essere una soluzione veloce creare redirect automatici basati sull’indirizzo IP, ma questo può provocare conflitti idi indicizzazione e potrebbe portare gli utenti su pagine errate, non adatte alle loro esigenze.
Nel dubbio chiedi sempre ai professionisti del settore. Il team di Quindo lavora costantemente con Brand internazionali che necessitano di posizionarsi in più lingue e si rivolgono a diversi paesi. Chiedici un preventivo gratuito per ottimizzare il tuo sito multilingua.