Di cosa parliamo
Se hai un sito web sai bene che non è sufficiente portare traffico bisogna assicurarsi che le persone compiano l’azione richiesta, che sia questa la compilazione di un form o un acquisto.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio Hotjar in particolare vendremo come funziona e per quale motivo non dovresti perdere l’occasione di utilizzarlo come alleato per migliorare l’usabilità e le performance di conversione del tuo sito.
Cos’è Hotjar e perché usarlo
Procediamo con ordine e iniziamo con lo spiegare cos’è Hotjar.
Si tratta di uno strumento di analisi del comportamento degli utenti che atterrano e navigano sul tuo sito. Un tool davvero potente che ti aiuta, attraverso gli strumenti di analisi e feedback a disposizione, a comprendere ed interpretare quali sono le criticità attuali e quali azioni mettere in campo per migliorare la navigazione sul tuo sito e così aumentare anche le conversioni.
Di fatto è tra i primi strumenti da mettere in campo per lavorare in maniera mirata e produttiva alla Conversion Rate Optimization (CRO). Se vuoi saperne di più su cos’è e come viene calcolato il tasso di conversione di un sito, ti consiglio di leggere questo articolo.
A questo punto non dovrebbero esserci dubbi sul perché usarlo.
Comprendere come si muovono le persone che navigano sul tuo sito, quali sono le difficoltà, il loro feedback rispetto alle tue pagine prodotto, carrello o landing page è l’opportunità che hai di aiutarle a superare le frizioni e avere un business di successo. Quindi grazie ad Hotjar potrai studiare l’attuale usabilità del tuo sito web e migliorarla.
Solo per citare quello che è possibile analizzare con Hotjar abbiamo:
- Confrontare tocchi e clic prima e dopo le modifiche
- Scoprire se le tue CTA attirano davvero l’attenzione
- Chiedere ai clienti cosa gli impedisce di acquistare
- Migliorare i moduli per la lead generation
- Verifica quali contenuti funzionano e quali no
- Scoprire gli elementi di disturbo che dovresti rimuovere
Hotjar: da dove iniziare
Il primo passo è la creazione di un account. Una procedura molto veloce che consiste nel fornire un nome, una mail, una password e l’URL del sito che vuoi analizzare. Potrai anche indicare il settore nel quale operi e il tuo ruolo in azienda.
Una volta creato l’account, andrà installato il codice di monitoraggio sul tuo sito.
Ci sono tre opzioni per farlo, per ognuna di queste il software fornisce una guida specifica:
- Attraverso il Google Tag Manager
- Inserendo il codice direttamente sul tuo sito
- Utilizzando il plug in per WordPress
Completato questo passaggio, tutto il potenziale di Hotjar è pronto per essere sfoderato!
Hotjar come funziona
Vediamo adesso nel dettaglio quali sono gli strumenti di analisi messi a disposizione dal tool attraverso il suo menu.
Hotjar presenta due principali aree:
- Analytics: qui puoi guardare cosa fanno i tuoi utenti e quindi e valutarne il comportamento
- Feedback: qui invece trovi gli strumenti per interrogare direttamente chi visita il tuo sito, raccogliere le loro opinioni e utilizzarle per effettuare le modifiche opportune, o magari scoprire la loro soddisfazione
Tra gli strumenti di analisi abbiamo:
- Recording (Registrazione delle sessioni)
- Heatmaps (mappe di calore)
Mentre per i Feedback abbiamo:
- Incoming (feedback)
- Survey (sondaggi)
Vediamo una per volta le principali funzioni di Hotjar.
Registrazione delle sessioni (recording)
In questa sezione vengono raccolte le registrazioni delle sessioni reali degli utenti sul tuo sito web. Ovviamente vengono presentati in forma anonima, nel rispetto della privacy dei visitatori.
Tra i dati ai quali avrai accesso troverai la durata dell’intera visita, il dispositivo utilizzato, la provenienza, il numero di pagine visitate, quella d’ingresso e quella d’uscita.
Avviando le singole registrazioni potrai visualizzarei clic (o i tocchi), i movimenti eseguiti e la quantità di pagina visualizzata, quindi lo scroll, così le altre pagine visitate.
Si tratta di un’opportunità per valutare il comportamento, verificare se ci sono incertezze o meno nella navigazione, così da poter intervenire dove necessario.
Hotjar permette anche di aggiungere commenti, creare delle etichette e salvare tali registrazioni in una raccolta che ti permetterà di identificare pattern nei comportamenti utili alla tua analisi.
Heatmaps: le mappe di calore di Hotjar
Qui trovi un’altra delle interessantissime funzionalità di questo tool: le heatmaps, ovvero le mappe di calore. Come funzionano?
Grazie a questa sezione potrai comprendere dove si concentra l’attenzione durante la visita di una pagina. Visivamente saranno rappresentati i clic, la percentuale di scroll e i tocchi con una gradazione di colore che ti permetterà di comprendere dove si concentra l’interesse degli utenti. Anche in questo avrai a disposizione i dati relativi al dispositivo utilizzato.
Così potrai rispondere alle seguenti domande:
- Quale sezione del menu viene più cliccata?
- Qual è il tasto che suscita più interesse?
- Da quale dispositivo?
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Incoming Feedback
Questa funzione ti permette di raccogliere i feedback visivi e rapidi sul livello di soddisfazione o meno di chi sta visitando il tuo sito e da lì valutare se la UX è positiva o come intervenire per migliorarla. Potrai infatti fare una domanda e selezionare come far valutare il tuo sito se attraverso un numero oppure delle faccine.
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Survey (sondaggi)
Se a questo punto, ci sono domande alle quali non riesci ancora a rispondere, hai l’opportunità di chiedere direttamente agli utenti!
Per assicurarti che l’esperienza di navigazione sia la migliore possibile sul tuo sito, è molto importante stare in ascolto delle persone che lo visitano e quindi comprendere se qualcosa resta migliorabile. Ecco perché puoi chiedere direttamente a loro un’opinione, scegliendo in quale pagina, da quale dispositivo e in che momento invitare loro a farti sapere come hanno valutato la loro esperienza e se c’è qualcosa che impedisce loro di completare l’azione richiesta o se c’è un argomento piuttosto che un altro che vorrebbero approfondire.
Hotjar vs Google Analytics
Fino adesso abbiamo visto i dettagli di tutte le funzionalità di Hotjar che ti permettono di analizzare il comportamento e l’esperienza degli utenti sul tuo sito.
Allo stesso tempo, conosciamo bene quanto sia importante l’analisi dei dati che è possibile fare attraverso Google Analytics, ovvero il software di web analytics più diffuso per tracciare e registrare il traffico internet sul tuo sito. Se non conosci tutto il potenziale di questo tool ti consigliamo di leggere l’articolo Come Usare Google Analytics.
A questo punto è chiaro che i due strumenti sono entrambi necessari per dare completezza alla tua analisi questo perché se usati in modo complementare, forniscono l’opportunità di comprovare, ad esempio, criticità che abbiamo ipotizzato su Analytics.
Faccio un esempio concreto: da Analytics abbiamo subito disponibile il tasso di conversione del nostro sito che verifichiamo essere molto basso, questo ci fornisce un campanello d’allarme e ci porta ad indagare quali siano le criticità, una volta aver confermato che non ci sono problemi tecnici, come possiamo indagare sul perché i nostri utenti non lasciano il loro contatto o completano l’acquisto? Ecco che Hotjar può fornirci risposte utili in merito.
Ne consegue che Hotjar non può sostituire Google Analytics e viceversa ma uno rappresenta l’integrazione dell’altro. Ovvero un’ulteriore opportunità di studiare i dati e utilizzarli per modificare e migliorare le prestazioni del tuo progetto web.
Hotjar gratis o a pagamento?
Dato il valore che hai potuto comprendere di questo strumento, è a pagamento. Sono disponibili diversi piani tra i quali scegliere tra Plus, Business, Premium e Scale , a seconda delle funzioni e della quantità di sessione che vorrai analizzare. Detto questo Hotjar fornisce anche il piano Basic che è gratuito con un massimo di 35 registrazioni giornaliere.
CONCLUSIONE
Abbiamo visto nel dettaglio le diverse funzioni che Hotjar mette a disposizione per fare un’analisi dettagliata del comportamento degli utenti sul tuo sito, fornendo informazioni molte volte cruciali a determinare quali modifiche o meno effettuare. Si tratta di aspetti che non possono essere trascurabili per migliorare il tasso di conversione del tuo sito. Tutto questo rientra in un’analisi CRO dettagliata.
Se ottieni molte visite e poche conversioni, decisamente c’è qualcosa che andrebbe indagato e può essere migliorato nel tuo sito web o ecommerce.
Un’analisi CRO fa al caso tuo, contattaci per scoprire come possiamo aiutarti.