Di cosa parliamo
Cos’è Google Suggest?
Avete presente quel menù a tendina che appare sotto celebre barra di Google quando inizi a digitare la query di ricerca? Ecco quella è la funzionalità Google Suggest!
Il tool introdotto nel 2004, consiste nel suggerimento di termini o frasi iniziando dall’inserimento da parte dell’utente di una parola o frase digitata nella barra di Google.
I suggerimenti che compaiono durante la digitazione della query si basano su ricerche compiute precedentemente (se si è collegati con il proprio account Google e se è abilitato il salvataggio della cronologia), sulla frequenza con cui altri utenti hanno cercato un determinato termine o frase, sulla lingua di riferimento dell’utente e sul luogo in cui si trova la persona che effettua la query sul motore di ricerca.
Ad ognuno il proprio limite
Se è presente l’abilitazione della funzionalità Google Instant, funzione che ti permette di visualizzare l’anteprima della SERP mentre stai ancora digitando sulla barra, Google Suggest ha il limite di proporre non più di quattro suggerimenti per ogni query.
Per effettuare una ricerca più approfondita e arrivare fino a 10 suggerimenti bisogna disabilitare Google Instant.
Per disabilitare Google Instant basta andare su impostazioni di Google e selezionare “non mostrare mai i risultati di Instant”, salvando la nuova impostazione sblocchiamo il limite ai suggerimenti proposti.
In alcuni casi è vietato suggerire!
I suggerimenti di Google non mostrano tutto. Per la sua politica di preservare e rimuovere dalla rete contenuti sconvenienti molto spesso non sono visibili suggerimenti su alcuni temi.
Un principio guida è che il completamento automatico non deve scioccare gli utenti con previsioni inaspettate o indesiderate. Google nello specifico esclude suggerimenti relativi a:
- ricerche sessualmente esplicite che non sono correlate ad argomenti medici, scientifici o di educazione sessuale
- contenuti contro gruppi e individui sulla base della razza, della religione o di molti altri dati demografici
- attività violente
- attività pericolose e dannose
- attività connesse alla pirateria
- spam.
Differenza tra Google Suggest e ricerca correlata
Una ricerca correlata altro non è che una ricerca strettamente connessa alla parola chiave che hai digitato su Google. Si tratta di quelle voci poste in fondo alla SERP che riportano parole o frasi inerenti la vostra query di ricerca iniziale che vengono estrapolate dall’algoritmo di Google in base ad affinità semantica, ricerche di altri utenti e da Google Trends (ottimo strumento che ti permette di vedere il trend di crescita di una parola potendola confrontare anche con una o più parole anche su base geografica e temporale)
Una ricerca correlata può essere definita come la ricerca “semanticamente” affine a quella che hai digitato nella Google Bar. La semantica è l’analisi e lo studio del linguaggio dal punto di vista del significato: Google restituisce al suo utente dei risultati che, attraverso la semantica, offrono il contenuto più adeguato rispetto alla ricerca effettuata. Sembra davvero complesso, ma in realtà è semplice da comprendere: Google fornisce dei suggerimenti per rendere la tua parola chiave ancora più specifica, oppure, ti propone argomenti molto vicini a quelli che stai cercando.
Vantaggi di Google Suggest per la SEO
Uno dei punti essenziali per fare una buona ricerca delle keyword per strategie SEO è proprio l’utilizzo di Google Suggest.
Il completamento automatico di Google rappresenta un prezioso (e gratuito) strumento in quanto con semplicità ci mette in grado di:
- arricchire e perfezionare la nostra ricerca delle parole chiave proponendoci nuove parole chiave di tendenza che il Google Keyword Planner o i popolari SemRush e Ahrefs potrebbero non mostrare;
- scoprire argomenti correlati scoprendo dei topic di nicchia correlati alla query digitata. Questi potrebbero rivelarsi utili per ottimizzare o aggiornare un articolo già pubblicato, per la produzione di paragrafi aggiuntivi o per la redazione di eventuali articoli di approfondimento collegati alla keyword principale;
- trovare delle nuove parole chiave a coda lunga: digitando una query nella casella di ricerca e lasciando uno spazio vuoto, possiamo accedere a tutta una serie di previsioni inerenti alla parola inserita che potrebbero essere degli interessanti spunti per delle nuove keyword a coda lunga da considerare nella nostra keyword research. Le parole chiave a coda lunga sono incredibilmente utili per colmare le lacune di contenuto e offrono anche infinite possibilità in termini di post di blog di alto valore e contenuti educativi all’interno della nicchia di mercato;
- elaborare un perfetto piano editoriale con contenuti mirati e ispirati dai suggerimenti proposti.
Google Suggest espande i risultati
Google Suggest arricchisce le informazioni con le domande del box “le persone hanno chiesto anche“, già disponibile per chi naviga nel mercato US, in roll out nel mercato italiano. Perché Google è sempre più attento a comprendere gli intenti ricerca, cioè il reale bisogno di chi effettua una ricerca.
La SEO dice sì a Google Suggest
È uno strumento gratuito ed intuitivo ed è per questo molto spesso sottovalutato ma noi che siamo cintura nera di consulenza SEO vi assicuriamo che i suggerimenti di Google se bene analizzati sono una miniera d’oro per chi ha un sito web, un e-commerce o vuole creare un blog di successo.
Non dimentichiamoci però che una strategia SEO è fatta di complessi fattori che devono essere mescolati ad arte rimanendo coerenti tra contenuto e algoritmo Google vorrei quindi concludere che Suggest rappresenta un efficace ingrediente per raggiungere target e obiettivi di conversione ma solo se utilizzato da mani competenti altrimenti il rischio è di vanificare budget e tempo in tentativi self-made poco produttivi.