Di cosa parliamo
Google ha recentemente lanciato una versione semplificata e revisionata delle linee guida Google Webmaster. In questo articolo scopriamo insieme le novità e come possono tornare utili.
Google ha deciso di cambiare il nome delle Linee Guida per i Webmaster, una delle risorse più importanti per chi vuole migliorare la SEO del proprio sito, in Search Essentials, lanciando una versione aggiornata, semplificata e composta da solo 3 sezioni.
Uno dei motivi legati a questo cambiamento, annunciato a ottobre 2022, è la volontà di Google di eliminare il termine Webmaster dal proprio marchio; ad esempio Google Webmaster Central è stato ribattezzato come Google Search Central. Secondo Google infatti il termine Webmaster è desueto e non inclusivo di tutti i creatori di contenuti.
Google ha quindi reso le precedenti Linee Guida per i Webmaster molto più facili da capire, ma anche aggiornate così da rivolgersi a un pubblico più ampio.
Google Essentials: le categorie trattate
Google Essentials consiste di tre categorie:
- requisiti tecnici: ciò che Google ritiene necessario per una pagina web affinché possa mostrarla nei risultati di ricerca;
- best practices: le pratiche e gli elementi principali che possono contribuire a migliorare la visualizzazione del sito nei risultati di Google Search;
- politiche sullo spam: tutti i comportamenti e le tattiche che possono portare a un peggioramento del posizionamento o all’esclusione dei risultati di ricerca;
Nella sostanza i contenuti che erano presenti nelle Linee Guida per i Webmaster sono state semplicemente riorganizzate secondo questa nuova declinazione. Vediamoli nel dettaglio.
Requisiti tecnici
I requisiti tecnici sono i seguenti:
- Googlebot non è bloccato;
- la pagina funziona correttamente e non dà errore;
- la pagina ha un contenuto indicizzabile.
In sostanza è fondamentale pubblicare i contenuti con un formato accessibile a Google, così che possa indicizzarli.
Best practices
I consigli di Google per migliorare i contenuti di un sito e favorirne il posizionamento sono:
- creazione di contenuti utili, affidabili e rivolti alle persone
- uso di corrette parole chiave da posizionare in punti strategici del testo, come il titolo e l’intestazione principale
- uso sapiente dei link interni al sito così che il bot di Google possa trovare tutte le pagine
- inserimento corretto di immagini, video, dati strutturati e Javascript
Politiche sullo spam
Le politiche sullo spam contribuiscono a proteggere gli utenti e a migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Al fine di comparire nella SERP, i contenuti non devono violare le politiche generali di Google e le politiche spam, ossia:
- cloaking
- doorways
- contenuto hackerato
- link e testi nascosti
- keyword stuffing
- link spam
- traffico generato automaticamente
- malware
- funzionalità ingannevoli
- reindirizzamenti subdoli
- pagine di affiliazione poco chiare
- spam generato dagli utenti
- truffe e frodi
- richieste di rimozione dei copyright e di molestie online