Google Optimize: a cosa serve e come fare A/B testing | Quindo

Google Optimize: a cosa serve e come usarlo per fare A/B testing

Se stai pensando ad apportare delle modifiche ad una pagina del tuo sito per aumentare il tasso di conversione, non rantolare nel buio, ma affidati a tool avanzati per testare le performance.
Uno degli strumenti più utili in questo senso è senz’altro Google Optimize.

Google Optimize: Cos’è

Google Optimize è lo strumento di Google che ci permette di effettuare A/B test su una pagina del tuo sito o landing page al fine di migliorarne le prestazioni.

Può rilevarsi uno strumento di fondamentale importanza e utilità durante le azioni di ottimizzazione del Conversion Rate.

Cosa si può fare con Google Optimize?

Con Google Optimize si può creare un ambiente di test completo per fare esperimenti di Conversion Rate Optimization. Abbiamo infatti la possibilità di effettuare degli esperimenti per testare il comportamento degli utenti su un sito o landing page, verificando più versioni e poter scegliere quella più performante.

Per esempio è possibile possiamo testare due diversi template di una landing page, contenuti testuali e visivi differenti, posizione e forma delle CTA e molto altro.

In questo modo è possibile capire con esattezza quale elemento o combinazione di essi ci permettono di ottenere maggiori interazioni su sito aumentando il tasso di conversione.

Tra le principali azioni che possiamo compiere con questo potente strumento troviamo:

  • A/B testing, tra cui:
    • Test A/B
    • Test Multivariati
    • Test di Reindirizzamento
  • Targeting Avanzato
  • Reportistica

Come fare A/B testing?

L’A/B test ci consente di valutare tra due varianti quella che ci restituisce migliori risultati. Google Optimize permette di avviare 3 principali tipologie di esperimento di A/B testing + 2 esperienze.

esperienze su Google Optimize

Vediamole più nel dettaglio.

Test A/B o A/B/n

I test A/B sono esperimenti casuali che ti permettono di testare 2 varianti di una stessa pagina.

è possibile testare più di 2 varianti con i test A/B/n, in cui n indica un numero indefinito di variabili successive a B, ciascuna con almeno un elemento diverso rispetto all’originale A.

I test A/B/n sono indicati solo nei casi in cui la pagina abbia un alto traffico e un buon numero di conversioni, per poter avere delle statistiche attendibili.

Le varianti A e B vengono proposte agli utenti proporzionalmente, tendenzialmente utilizzando la divisone al 50%. Si stabilisce una data di inizio e di fine dell’esperimento e, al termine, si potrà stabilire quale delle due ha performato meglio in termini di obiettivi di conversione.

Multivarianti o test combinato

Nei test combinati o con multivarianti è possibile, come suggerisce il termine, utilizzare più varianti contemporaneamente, combinandoli. Quindi invece di testare una ad una le varianti di singole sezioni di una pagina, con le multivarianti verrà identificata la combinazione di variabili più efficace.

In modo analogo ai test A/B/n, è consigliato implementare questo tipo di test solo in caso di alto traffico e tante conversioni, in quanto necessita di raccogliere molti dati simultaneamente per poter fornire delle statistiche attendibili.

Test di reindirizzamento

In questo caso vengono testate due pagine con URL diverse. è un tipo di A/B test in cui le variabili sono nell’URL o nei percorsi, anziché nelle sezioni della pagina.

Questo tipo di test è utile quando le due varianti da testare sono completamente diverse, o vogliamo testare due percorsi di navigazione diversi.

Altri tipi di esperienza

Oltre ai principali A/B test è possibile mostrare versioni differenti di un intero sito in base al target utenti. Per esempio su un e–commerce per gli utenti registrati possiamo fornire risultati differenti a chi ha già acquistato e chi deve ancora effettuare il primo acquisto.

Inoltre Google ha aggiunto una nuova funzione nell’ultimo periodo per poter inserire un banner informativo per l’emergenza Covid-19.

Targeting avanzato: quali opzioni hai a disposizione?

Il targeting avanzato di Optimize permette di scegliere determinati  target di utenti a cui mostrare o meno gli esperimenti che abbiamo configurato.

I target a disposizione sono davvero molti, ecco qualche esempio tra i principali disponibili su Google Optimize:

  • Targeting per pubblico – Ci permette di scegliere di mostrare le nostre varianti solamente agli utenti interessati a, o che hanno acquistato, determinate categorie di prodotto
  • Targeting geografico – Posiamo definire specifiche aree geografiche in cui far visualizzare le nostre varianti.
  • Targeting comportamentale – Si definisce in base al comportamento dei visitatori, per esempio quelli che arrivano da determinati canali di provenienza.
  • Targeting per tecnologia – Per mostrare le varianti agli utenti che navigano solo su determinati dispositivi mobili o browser.

Perché Google Optimize? 4 principali vantaggi

Di seguito 4 buoni motivi per scegliere Google Optimize rispetto ad altri tool di A/B testing:

  1. È semplice da implementare grazie a Google Tag Manager
  2. È integrato con Google Analytics e questo permette di ottenere dati affidabili e perfettamente allineati, semplificando la fase analitica dei risultati.
  3. È gratuito, anche se esiste una versione a pagamento (Google Optimize 360) con maggiori funzionalità.
  4. Consente di effettuare più A/B test in contemporanea.

Come si installa Google Optimize?

Crea esperienza Google Optimize

Ecco cosa gli step da seguire per installare e iniziare ad utilizzare Google Optimize:

  1. Accedi ad Optimize con un account Google, lo stesso dell’account Google Analytics legato al sito su cui andremo a lavorare.
    Creare un account Optimize e il primo contenitore.
  2. Nelle impostazioni del contenitore troverai i dettagli, lo snippet da implementare e altre impostazioni.
  3. La prima cosa da fare è collegare Analytics scegliendo proprietà e vista corrispondenti al sito in cui verranno effettuati i test.
  4. Passiamo ora all’installazione di Optimize attraverso Google Tag Manager, seguendo gli step suggeriti dalla guida ufficiale di Google.
  5. Nel tuo contenitore troverai gli elementi da configurare per iniziare con gli esperimenti.
    step configurazione optimize
  6. Scegli il tipo di esperimento e inizia a creare!

 

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