Google Knowledge Graph: cos’è e come funziona | Quindo

Google Knowledge Graph: cos’è e come organizza le informazioni

 

Cos’è il Knowledge Graph di Google?

Attivo ormai da qualche anno (2012 anno di esordio in Italia), il Google Knowledge Graph è qualcosa che tutti conosciamo anche senza sapere nel dettaglio cos’è.

A volte le immagini aiutano a capire più di mille parole iniziamo quindi a dare una risposta a questa domanda nel modo più semplice: quello visivo.

Ho scritto nome e cognome del famoso tennista Roger Federer sulla barra di ricerca di Google ed ecco il Knowledge Graph di riferimento che ho visto magicamente apparire in Serp:

knowledge graph

Per completezza passiamo a dare una risposta descrittiva riprendendo una fonte ufficiale:

Nella rappresentazione della Conoscenza e del ragionamento, il Knowledge Graph è una Knowledge Base che utilizza un modello di dati strutturato a grafo o una topologia per integrare i dati. – Wikipedia

Più semplicemente il Knowledge Graph, o Grafo della Conoscenza, funge da banca dati della conoscenza e ha lo scopo di fornire agli utenti tutte le informazioni visive rilevanti sull’argomento ricercato, in modo chiaro e conciso.

Non appena Google riconosce un’entità semantica, ne organizza le informazioni rilevanti mostrandole nel widget e in Serp; il risultato è quello di accompagnare la ricerca testuale a contenuti visivi, che spesso si rivelano esaustive per gli utenti.

Se, ad esempio, si cerca il nome di un attore, di un cantante o di un calciatore, di una città nel box del Knowledge Graph compariranno le informazioni anagrafiche (data e località di nascita, eccetera), così come i titoli di film, foto, estratti di news, le opere pubblicate, i trofei vinti, le foto dei monumenti, eccetera.

Ad esempio, se un utente è interessato alla Gioconda, attraverso il “Grafo della conoscenza” sarà stimolato a scoprire anche altre opere d’arte di Leonardo da Vinci, oppure altre opere d’arte situate al Louvre, potrà scaricare la guida turistica di Parigi e raggiungere moltissime informazioni correlate alla ricerca iniziale.

Grafo della conoscenza

 

Da dove provengono le informazioni del Knowledge Graph di Google?

Google non ha rilasciato informazioni precise su quali siano gli elementi che il suo algoritmo utilizza per considerare valide le risorse da inserire nel suo Knowledge Graph. Di certo c’è che i dati devono provenire da fonti affidabili e verificate e che Google legge il markup di Schema.org nel quale è possibile inserire tutti i dati che si considerano importanti per definire quella risorsa.

Se vi state chiedendo cosa sia Schema.org: è il primo vocabolario condiviso che i creatori di siti web possono usare per strutturare i metadati sui loro siti web e per aiutare i motori di ricerca a comprendere i contenuti in essi pubblicati. I markup di Scherma.org e i dati strutturali del sito sono elementi molto preziosi per comunicare a Google il tipo di contenuti presenti e, di conseguenza, la loro presenza costituisce un valore SEO importantissimo anche come fattore di ranking.

Google utilizza dati e informazioni attendibili e accessibili al pubblico provenienti dalle proprie raccolte di dati e affinché possano essere utilizzati per il Google Knowledge Graph, i dati devono essere affidabili e resistenti. Le informazioni verificate possono provenire, ad esempio, da Wikipedia, da Google My Business o da pubblicazioni di governi o organizzazioni affidabili.

Come il Knowledge Graph di Google influisce sul SEO?  

Avrete già notato che Google offrendo risposte agli utenti direttamente sulla sua pagina dei risultati, gli utenti non dovranno cliccare su alcun link per trovare le informazioni che cercano.

Al verificarsi di questa condizione si avrà come risultato che le visite al vostro sito derivanti da ricerche di brand molto probabilmente diminuiranno insieme alle percentuali di clic.

In sintesi la comparsa del Knowledge Graph in ricerche riferite al tuo business o brand, se non correttamente costruito, potrebbe generare minor traffico organico (ciò che appare spontaneamente nella Serp è già sufficiente o non crea interesse a continuare la navigazione ad esempio) e probabilmente, ahimè, minori conversioni!

Le soluzioni che possono arginare questo controproducente scenario le abbiamo già viste ma è utile riepilogarle:

  • Iscrizione a Wikipedia
  • Iscrizione a Google my business
  • Usare i markup di Schema,org
  • Essere sui Social con pubblicazioni frequenti e coerenti
  • Creare buoni contenuti e testi ottimizzati

Queste attività sono generalmente fattibili in autonomia ma il consiglio è quello di affidarsi ad un esperto Seo che realizzerà un audit sulla situazione che avete già e che soprattutto sarà in grado di costruire ad hoc il vostro “Grafico della conoscenza”.

L’importanza del Knowledge Graph di Google per le imprese

Le aziende possono sfruttare il Knowledge Graph di Google come strumento di SEO e di marketing?

Sì, le aziende possono cercare di influenzare in modo mirato le informazioni sui loro marchi e prodotti che appaiono nel Knowledge Graph, guidando quindi attivamente gli utenti al loro sito web.

Questo funziona solo se le informazioni fornite dal Knowledge Graph sono allettanti, concrete e ben strutturate.

Quando un Knowledge Graph pensato e personalizzato è alla base dei nostri contenuti, i motori di ricerca sanno di cosa si occupa il nostro business; capiscono di cosa tratta ogni articolo e con quali concetti stiamo operando rimandando all’utente un’immagine corretta del nostro business e del nostro brand.

Più nel dettaglio, i benefici immediati che puoi ottenere dalla costruzione personalizzata di un Knowledge Graph sono:

  • Link interni automatizzati per aumentare il ranking del tuo sito web attraverso un robusto linking topico
  • Raccomandazione intelligente dei contenuti per migliorare l’esperienza dell’utente e la navigazione
  • Contenuti riccamente collegati per fornire migliori risultati nelle SERP
  • Contenuti combinati da più piattaforme per migliorare la ricerche

Vorrei concludere questo articolo dicendo che se l’obiettivo del Knowledge Graph è di far evolvere Google “dall’essere un motore di informazioni [a] un motore di conoscenza” l’obiettivo della tua impresa è di evolvere presentandoti al mondo del Web in modo corretto, coerente e allettante!

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