Di cosa parliamo
Intraducibile in italiano come molti dei termini digitali, è possibile rendere il concetto di Employer Branding come “marchio del datore di lavoro” che viene esposto agli occhi dei potenziali collaboratori, degli stessi dipendenti e dei potenziali clienti. Si tratta di una vera e propria strategia di marketing che mira, attraverso la visione di dipendenti e collaboratori, al consolidamento della reputazione dell’azienda e al promuoverla come luogo di lavoro valido e ideale. Questa attività ruota intorno alle caratteristiche e ai valori d’impresa, che messi insieme definiscono l’identità aziendale, facendola emergere rispetto ai concorrenti ed evidenziandone le caratteristiche distintive rispetto ai competitor. L’obiettivo ultimo a cui punta l’azienda è essere riconosciuta dal proprio target come luogo di lavoro ideale: Best Employment of Choice.
Perché l’Employer Branding è importante per le aziende
Il capitale umano è il tuo più grande investimento. Un luogo di lavoro attrattivo garantisce i migliori candidati presenti sul mercato e, di conseguenza, un futuro di crescita e sviluppo per l’azienda. Dipendenti soddisfatti a livello professionale rappresentano la miglior pubblicità per l’azienda stessa. Diffondendo una cultura aziendale tra i lavoratori delle diverse aree potrai attribuire una visione e una personalità all’azienda e i dipendenti potranno identificarsi con i suoi valori. I dipendenti felici si impegnano il 30% in più nei confronti dell’azienda!
Definisci la tua strategia e scegli i valori che ne costituiranno la base. Quelli che ti aiuteranno di più per l’Employer Branding saranno la trasparenza, la valorizzazione del talento, il tuo coinvolgimento globale, l’uso dei social media.
Come anticipato, una buona strategia di Employer Branding ha come destinatari:
- I candidati ideali: possono essere sia i migliori profili che si presentano per una posizione aperta sia, in un’ottica più strategica, i talenti che l’azienda aspira a raggiungere anche se non c’è una necessità immediata e contingente.
- I dipendenti attuali: una Employer Branding strategy deve parlare anche a coloro che lavorano già per l’azienda, perché contribuirà a farli sentire parte dell’organizzazione e quindi a fidelizzarli. Ogni dipendente può diventare un brand ambassador e farsi portavoce dei valori e dell’operato della propria organizzazione.
- Tutti i clienti e potenziali clienti: la creazione di un ambiente in cui i dipendenti sono soddisfatti e motivati crea un grande valore all’azienda. Quando le risorse sono soddisfatte lavorano meglio, sono stimolate e danno il massimo impegno nel raggiungere gli obiettivi.
Il mercato del lavoro è cambiato e nella sua frenesia e mobilità continua le risorse migliori sanno di poter scegliere. Valutano quali siano le aziende capaci di garantire le prospettive di crescita professionale migliori. Se non sai come convincerli, difficilmente si candideranno; il rischio è quello di perdere talenti potenzialmente interessanti.
Quali sono i fondamentali
Possiamo riassumere le caratteristiche che trasformano un semplice datore di lavoro in un datore di lavoro ideale facendo una lista. Rispondiamo al semplice quesito: cosa cerca un candidato quando cerca la posizione lavorativa ideale?
- Crescita professionale: al giorno d’oggi le persone sono accomunate dal desiderio di perfezionare le proprie conoscenze, apprendere nuove competenze e, in poche parole, crescere e avere possibilità di formazione.
- Lavoro stimolante: il datore di lavoro ideale punta quindi su lavori in team e assegnazione di attività sfidanti e gratificanti e non ripetitive.
- Riconoscimento personale: riconoscere e sottolineare il buon lavoro delle persone permette loro di sentirsi più apprezzate e, di conseguenza, più produttive e coinvolte nei processi aziendali.
- Work-life balance: le persone che hanno modo di poter bilanciare il lavoro e la vita privata sono più soddisfatte e produttive. Ecco perché la strategia d’Employer Branding dovrebbe comprendere l’offerta ai dipendenti di orari flessibili e possibili benefit. Non parliamo solo in termini economici ma anche di valore: la mensa, la palestra o l’asilo aziendale.
- Leadership: è alla base della relazione di fiducia e rispetto reciproco che deve crearsi tra datore di lavoro e dipendenti. La leadership dell’Employer of Choice celebra la visione e la cultura aziendale e offre ai singoli gli spazi, gli strumenti e la conoscenza necessari a diventare i leader di domani.
- Meritocrazia: le persone sono estremamente ricettive quando si tratta di trattamento equo e decidono di lavorare lì dove sanno che è la meritocrazia a definire la gerarchia aziendale.
- Trasparenza e accesso alle informazioni: i dipendenti devono poter accedere liberamente alle informazioni per sentirsi effettivamente parte della realtà aziendale. Più le persone hanno chiara la cultura e la governance aziendale più si fondono con l’azienda, condividendone obiettivi, successi e fallimenti. Il risultato è un aumento della motivazione e della fidelizzazione.
- Coerenza: è importante che le prospettive promesse dal datore di lavoro vengano mantenute. L’esperienza vissuta dai dipendenti dev’essere perciò in linea con le aspettative create durante il processo di recruiting. In questo modo si rafforza la percezione, da parte dei singoli, di un’azienda affidabile e solida.
- Sostenibilità: pratiche etiche, iniziative sostenibili e Responsabilità Sociale d’Impresa hanno ad oggi una presa sempre più importante sulle persone. Dedicarsi perciò ad attività in linea con i valori aziendali permette di far sentire le persone parte di qualcosa di importante.
- Divertimento: mai come oggi le persone cercano, più che un posto di lavoro, un posto in cui lavorare vivendo esperienze.
Come può l’Employer Branding aiutare il tuo business?
Con l’aiuto di un solido piano di Employer Branding la tua azienda sarà in grado di aumentare il numero di Talenti assunti, riducendo i costi per assunzione e diversificandosi nelle competenze. Investire in una strategia di Employer Branding può fare la differenza. I dati mostrano che il 70% dei candidati non accetterebbe un’offerta da un’azienda con una cattiva reputazione. Dunque, è una prassi consolidata ormai: la maggior parte delle persone, prima di candidarsi per una posizione, cerca informazioni sull’azienda. La reputazione online è un fattore determinante per il buon esito della candidatura.
Ecco alcuni vantaggi per l’azienda
- Solo i profili migliori: l’employer branding ti permette di aumentare il numero di candidati qualificati, dando alla tua azienda la possibilità di scegliere fra i più talentuosi. Non dovrai più inseguire i talenti, ma saranno loro che faranno a gara per essere scelti.
- Risparmio economico: meno dispersione di tempo e denaro poiché saranno la reputazione e la prospettiva professionale le leve che potranno convincere i candidati migliori e la Ral non sarà l’unico aspetto a fare la differenza.
- Diminuire il tasso di turn-over: risparmiando così sui costi di assunzione e di formazione delle nuove risorse.
- Il riscontro positivo dei clienti: i clienti al giorno d’oggi sono molto più attenti, non solo ai prodotti e servizi offerti, ma anche a come le aziende trattano i loro dipendenti. I prospect si informano, hanno facile accesso a montagne di dati. Sapere che nella tua azienda i dipendenti amano il loro lavoro e le condizioni sono ottime e sostenibili, li fidelizza ancora di più.
Non ci sono aspetti negativi nel perseguire una strategia di Employer Branding, perché tutti sappiamo che la felicità è un circolo virtuoso.
“Se tu sei felice, io sono felice. Se sei felice, il mondo è felice. Tu sei il mondo”
[cit. Shri Babaji]