Di cosa parliamo
Dal boom di Chat GPT, sulla bocca dei copywriter c’è una sola domanda: saprà scrivere dei contenuti al posto nostro? Qui una serie di riflessioni sul funzionamento delle reti neurali e sul modo in cui intelligenza artificiale e SEO copywriting possono incontrarsi, senza spargimenti di sangue.
Come l’IA interpreta il mondo attraverso le reti neurali
Non è una novità l’utilizzo di reti neurali artificiali applicate alle macchine: pensate che la prima istanza di questa tecnologia si ha negli anni ‘50. Si tratta di sistemi che per lungo tempo sono stati accomunati al funzionamento del cervello umano. La verità però è che le reti neurali non hanno una stretta somiglianza con i neuroni del nostro cervello. Piuttosto potremmo dire che sfruttano la potenza del funzionamento celebrale per prendere decisioni in maniera simile a come le prenderebbe il nostro cervello: individuano dei pattern di ragionamento e li applicano a diversi schemi di domande e risposte.
Questo è tanto più vero nelle intelligenze artificiali conversazionali (come Alexa o Siri) e nei sistemi di più recente diffusione come Chat GPT. È proprio così che funziona il software sviluppato da OpenAI. Da un corpus linguistico immenso (ma, ricordiamolo, aggiornato fino al 2021) estrapola pattern di accostamento tra le parole e così riesce a scrivere contenuti di senso compiuto, rielaborando la risposta più probabile a una domanda posta dall’essere umano.
Chat GPT, il generatore di testi di intelligenza artificiale che sta rivoluzionando la scrittura
“Generatore di testi di intelligenza artificiale” è una definizione impropria, ma possiamo comunque dire che Chat GPT è capace di generare testi di una certa lunghezza, su un certo argomento, in una grande varietà di lingue compreso l’italiano. Attenzione però. È un modello di linguaggio, non un essere onnisciente. Lavora sul corpus che gli è stato “consegnato” in fase di programmazione, da lì estrapola le regole linguistiche e le applica alla creazione di testi nuovi. Certo va considerato che il corpus è veramente sconfinato.
Sa scrivere praticamente di qualsiasi argomento con due grosse limitazioni:
- non conosce nulla che si riferisca a eventi, prodotti, avvenimenti successivi al 2021;
- non conosce realmente il significato di quello che scrive.
Provo a spiegarmi meglio: Chat GPT, grazie alle reti neurali, coglie il pattern di linguaggio con cui gli esseri umani tendono a scrivere di un argomento, ma non sa se sia il modo corretto. La sua programmazione così estesa e approfondita fa sì che conosca tantissimo e che sia in grado di interpretare tantissimi prompt, ma non ha una coscienza. Se ti risponde in modo corretto a un prompt è perché dalla sua gigantesca banca dati riesce a estrapolare la “regola” che abbina alla tua domanda la risposta più pertinente.
Tutto quello che devi sapere per usare Chat GPT nella scrittura SEO
Da quando Chat GPT è entrato nello staff di Quindo, ho fatto i miei esperimenti. Usarlo come generatore di testi di intelligenza artificiale è, oltre che limitante, estremamente faticoso. Il software riconosce l’argomento di cui vuoi scrivere, prende dal suo immenso corpus linguistico tutte le informazioni che conosce e le elabora in testi coerenti e scritti in italiano corretto (o in inglese, o in qualsiasi altra lingua). La sua conoscenza dell’argomento però si limita a quei testi e non può, almeno per il momento, cercare nuove informazioni all’esterno come in un motore di ricerca. Per questo, quando scrive testi lunghi, tenderà a ripetersi. Formulerà le informazioni che conosce ancora e ancora, finché non avrà raggiunto la lunghezza che gli chiedi. Puoi aggirare questo limite solo copiando e incollando il testo già scritto da te o da altri esseri umani o inserendo in prima persona una fonte a cui possa attingere.
Allora a cosa serve l’intelligenza artificiale per il SEO copywriting? Può scrivere testi brevi e corretti, ok, ma poi? Poi può diventare un’alleata insostituibile per copywriter, SEO specialist e content writer che sappiano usarla. Ecco qualche situazione in cui ho sperimentato in prima persona la potenza dell’AI per la generazione di contenuti.
7 modi in cui l’IA può rendere il tuo SEO copywriting ancora più efficace
- Modificare il tone of voice di un testo scritto da te.
- Ridurre o ampliare la lunghezza di un contenuto SEO scritto da te.
- Elaborare titoli e sottotitoli accattivanti per l’argomento che hai scelto.
- Ottimizzare il tuo testo per una parola chiave principale e diverse parole chiave secondarie.
- Creare copy adatti ai diversi canali (blog, testi istituzionali, ADV, social media) a partire da un unico contenuto che hai prodotto.
- Creare la scaletta del tuo articolo di blog a partire dalle parole chiave primarie e secondarie che gli suggerisci.
- Estrapolare i concetti più importanti da una fonte autorevole che hai individuato.
Si cominciano a intravedere le potenzialità di uno strumento fenomenale che, se non può scrivere al posto nostro (e non lo vorremmo: dovremmo cercare un altro impiego!), può comunque migliorare il nostro lavoro. Con i suggerimenti giusti, Chat GPT può eliminare una serie di attività time-consuming e regalarci più tempo per cesellare le singole parole, le singole frasi, i singoli contenuti. Che poi è proprio quello che amiamo del nostro lavoro, giusto?
P.s. Una delle mie principali difficoltà è la scrittura dei titoli e dei sottotitoli: alcuni di quelli che leggi in questo articolo sono stati suggeriti da Chat GPT.