Come vendere i tuoi prodotti artigianali online | Quindo

Come vendere i tuoi prodotti artigianali online

Sei una persona creativa con un talento e un guizzo artistico che ti permettono di creare prodotti artigianali unici nel loro genere?

Dopo aver realizzato che le tue creazioni incontrano il favore di parenti e amici stai prendendo in considerazione che vendendo online potresti iniziare a monetizzare il tuo hobby?

Hai deciso di affacciarti alla platea digitale e stai cercando di capire quale vetrina sia la più adatta a proporre il tuo handmade? Seguimi e scopriamo insieme gli step da seguire per raggiungere l’obiettivo fatto e venduto!

 

I primi passi: pensate ad una strategia di vendita per il vostro prodotto artigianale

Per chi non ha un’attività già avviata e strutturata, iniziare a farsi conoscere in rete e vendere i propri prodotti è un processo che richiede tempo, studio, tanta dedizione e un processo strategico di digital marketing ben definito.

Prima di tutto bisogna capire il proprio posizionamento del nostro prodotto rispetto alla concorrenza (che sarà tanto più esigua quanto la nostra creazione si rivelerà originale e accattivante), differenziare la proposta e, soprattutto, saper comunicare efficacemente al nostro target il messaggio di originalità e artigianalità intrinseco nel nostro prodotto.

 

Si tratta di vendita: nessun particolare può essere trascurato; anche se neofiti della vendita online il vostro percorso sarà lo stesso delle grandi aziende: attrarre, convertire, soddisfare. Per una corretta presenza sul web e iniziare a proporre la vendita delle vostre creazioni:

 

          scattate foto che valorizzino le vostre creazioni

          realizzate le descrizioni che andranno a corredo del vostro annuncio in modo descrittivo ma creativo, coerenti con la vostra proposta

          posizionate il prezzo ad un giusto valore tra quello che gli date voi e quello che gli altri saranno disposti a spendere per averlo.

          realizzate un packaging curato e in linea con l’oggetto che contiene,

          sorprendete il vostro acquirente con un gadget in omaggio: può essere una frase personalizzata scritta su un bigliettino, un coupon sconto per ulteriori acquisti, l’invito a partecipare ad eventi che organizzerete, omaggiate il vostro cliente di qualsiasi cosa che lo inviti a condividere la soddisfazione del suo acquisto. Date qualcosa di inaspettato e verrete ripagati!

          curate il servizio di spedizione

          cercate di prevenire tutti quelli che possano essere gli inconvenienti e gli imprevisti legati alla compravendita.

 

Dove vendere i prodotti artigianali: sito proprio o marketplace?

Il consiglio per chi inizia è di provare a vendere il proprio prodotto è quello di proporne l’acquisto sui marketplace specializzati, capire la risposta del mercato e solo successivamente valutare la realizzazione di un proprio e-commerce legherebbe, come vedremo più avanti a scelte e costi sicuramente più importanti.

Non è necessario realizzare un sito e-commerce, il web ti offre molte piattaforme su cui vendere i tuoi prodotti. Dai marketplace ai Social, hai un’ampia scelta di soluzioni per vendere i tuoi oggetti handmade.

Il ruolo del Marketplace è quindi quello di ospitare il tuo negozio virtuale e fare da intermediario tra venditore e cliente, prendendo nella maggior parte dei casi una percentuale sul prezzo di quanto venduto.

Ovviamente, affidarsi ad un Marketplace riduce la tua autonomia, in quanto ogni piattaforma ha le proprie regole e vetrine espositive impostate, e riduce il tuo guadagno netto per ma d’altro lato utilizzare uno o più di queste piattaforme per vendere online ha un costo minore rispetto a quello di aprire proprio un sito di e-Commerce e permette di avere una maggiore visibilità.

  

I principali Marketplace per vendere prodotti handmade:

Etsy: è la miglior piattaforma per vendere artigianato in quanto nasce con l’obiettivo di offrire spazio e visibilità a crafter che producono oggetti artigianali o che vendono beni vintage. Vista la verticalità, Etsy permette di intercettare persone interessate ad acquistare prodotti unici e fatti a mano. Il funzionamento di questo sito web è molto semplice: ti registri come venditore, apri il tuo negozio e puoi subito iniziare a caricare i manufatti nel negozio. Per utilizzarlo, Etsy richiede una tariffa di inserzione di 0.20 USD per prodotto caricato e delle commissioni sulle transazioni: 5% del costo di spedizione mostrato per l’articolo e il 5% del totale dei costi dell’articolo.

MissHobby: sito web italiano, come Etsy questo portale ha una verticalità sull’acquisto e sulla vendita di creazioni artigianali, materiale creativo e oggetti vintage. Per aprire un negozio su MissHobby, devi solo registrarti e pagare la quota annuale. Questo Marketplace offre due tipologie di abbonamento: base, al costo annuo di 12 euro e una commissione sulle vendite effettive del 3,5% sul prezzo, e un profilo premium con un canone di 39 euro all’anno e una commissione sulle vendite del 5%.

 Amazon Handmade: il colosso della vendita online ha affiancato alla classica vendita Amazon per aziende e privati una sezione e community dedicata all’handmade. Su Amazon Handmade possono vendere esclusivamente artigiani e non rivenditori professionali di prodotti d’artigianato. Per questo suo nuovo settore di intervento Amazon ha azzerato il costo mensile di 39 euro del piano vendita Professionale, rendendo gratuita la creazione del negozio e la pubblicazione dei prodotti su Amazon Handmade con una commissione per segnalazione del 12% applicata al totale pagato dal cliente.

 

Social media Facebook e Instagram per vendere prodotti artigianali

Fino a poco tempo fa, i social media erano un luogo utilizzato da aziende, brand e artigiani come vetrina per farsi conoscere e promuovere i propri prodotti, ora invece alcuni di questi social media si sono evoluti e, da semplice vetrina, possono essere sfruttati come veri e propri strumenti in cui è possibile finalizzare la vendita. Stiamo parlando di Facebook con Marketplace e Shopping Instagram con i tag shopping.

Questi due social che sono collegati, in quanto amministrati dalla stessa società, permettono sia a privati (rispettando la regola dell’occasionalità e del massimale di guadagno) che ad aziende di vendere ciò che pubblicano nei feed dei loro profili, senza che sia necessario lasciare la piattaforma. Instagram in particolare, vista la sua vocazione ispirazionale, si delinea come un canale molto efficace attraverso cui farsi conoscere e attraverso cui finalizzare le vendite.

 

Si può vendere online senza partiva iva?

Per vendere online prodotti artigianali è necessario aprire la partita iva? La domanda è d’obbligo ma la risposta non è scontata.

 

Non occorre aprire la Partita IVA se sei un hobbista ovvero se sei soggetto che realizza, propone, o baratta, in modo non professionale, sporadico ed occasionale prodotti di modico valore, rappresentati per lo più da opere frutto della propria creatività o del proprio ingegno.

Gli elementi che caratterizzano un hobbista sono:

          possibilità di baratto scambio o vendita di prodotti di modico valore: si tratta di prodotti selfmade di modico valore, ove per modico valore si intende un importo non superiore a €. 250,00 (tenete presente che il limite del modico valore è stabilito autonomamente da ogni regione)

          attività occasionale: si intende un’attività di esposizione, promozione o di partecipazioni a mostre o mercatini di hobbisti del tutto occasionale. È necessario non superare i 30 giorni l’anno per non sfociare in un’attività di tipo commerciale (ad esempio, rispetto il limite se decido di partecipare a uno/due mercatini l’anno, ma non se pratico tutti i mercatini della regione, ogni settimana)

          ricavi sotto la soglia: i ricavi derivanti dall’attività, che devono essere certificati dal rilascio di una ricevuta non fiscale, non possono superare la soglia dei €. 5.000 annui

 

Occorre aprire la Partita IVA se la vostra attività di vendita è continuativa (ad esempio vendete in e-commerce), se vendete in maniera professionale con un marchio, oppure con un’organizzazione di mezzi (avete un locale, usate pubblicità, cartellonistica, ecc.), oppure avete superato la soglia dei €. 5.000 annui. Al verificarsi di questi eventi siete dei commercianti, e come tali siete soggetti all’obbligo di apertura della partita Iva, all’iscrizione alla Camera di Commercio (sezione commercianti o artigiani), alla presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al vostro Comune, e alla tenuta delle scritture contabili (quest’ultimo obbligo peraltro ha un contenuto differente a seconda del regime fiscale al quale si è assoggettati).

Naturalmente in questo caso è indispensabile la consulenza di un dottore Commercialista che si occupi di affiancarti sia per gli adempimenti fiscali (dichiarazione dei redditi e tenuta della contabilità), sia per i vari adempimenti amministrativi. I costi possono essere anche molto bassi se seguite da soli buona parte della procedura e online si trovano anche studi di commercialisti che per la sola apertura di partita chiedono un compenso davvero basso.

Quello che dovete conoscere bene è il totale dei costi che avrete per tenere in vita la vostra attività: commercialista, tasse, iscrizione alla camera di commercio (se dovuta), INPS (se non si compensa con i versamenti del vostro lavoro principale) in modo da decidere se procedere alla con la sfida imprenditoriale oppure rimanere hobbista.

 

In ogni caso sia che tu rimanga hobbista o titolare di una nuova fiammante partita iva il consiglio è lo stesso: dai luce e visibilità alla tua arte, concretizza il tuo talento, dosa bene gli ingredienti talento, spirito imprenditoriale, fattibilità e prudenza.

La bellezza ci salverà la vita e tu hai la fortuna di saperla creare, noi la possiamo comprare! 

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