Di cosa parliamo
Quando si decide di mettere su un negozio fisico, la prima cosa a cui si pensa è il luogo, la posizione migliore che attiri i potenziali clienti del tuo prodotto o servizio. Anche nel mondo digitale vale lo stesso ragionamento.
Scopriamo passo passo come creare un e-commerce da zero
Prima la burocrazia poi gli affari
Per la serie frantumiamo i sogni di gloria a costo zero: in Italia non è consentito aprire un e-commerce e neanche un sito vetrina se non si è provvisti di partita iva.
Se avete appena avuto l’idea del secolo o anche solo dell’anno e volete proporne la vendita on-line il primo passo sarà quello di valutare se il giro d’affari che potrebbe nascere dal vostro sito sarà sufficiente a sostenere i costi di mantenimento della partita iva (l’apertura praticamente è a costo zero).
Diventerete infatti una vera e propria azienda con costi (e speriamo tanti ricavi), se alla luce dell’analisi siete ancora intenzionati ad affacciarvi nel mondo del commercio digitale, la prossima scelta che vi attende sarà quella di abbracciare un regime fiscale forfettario o un regime ordinario.
Le principali differenze:
Regime forfettario: questo regime agevolato, rivolto alle partite IVA con ricavi fino a 65.000 euro, prevede l’esenzione dall’IVA e una tassazione ad aliquote molto ridotte rispetto alla normale Irpef, pari al 15% e al 5% per i primi cinque anni di attività. Di contro non è possibile portare in deduzione o detrazione le spese sostenute, ad esclusione dei contributi previdenziali obbligatori.
Consigliato: a chi si affaccia nel commercio e non sa bene come andrà o chi sa già che i suoi ricavi non supereranno i 65.000 euro l’anno.
Regime di Contabilità ordinaria: chi apre una partita IVA a regime di contabilità ordinaria deve avere un giro d’affari che superi (si spera abbondantemente) i 65.000 annui al fine di affrontare tranquillamente le spese di gestione non esattamente economiche che questo regime prevede.
Con una crudele sintesi, chi è in regime ordinario avrà maggiori adempimenti e minori agevolazioni dal punto di vista contabile e fiscale, maggiori costi di mantenimento ma nessun limite di fatturato e quindi di ricavo.
Consigliato: a chi avrà un fatturato annuo consistente e ricavi tali da sostenere i costi.
Per chi ha già una partita iva attiva e decide l’approdo sul web della sua attività già esistente sarà sufficiente comunicare alla Cciaa lo svolgimento dell’ulteriore attività di commercio elettronico, aggiungendo alle attività oggetto della vostra impresa il codice ATECO 47.91.10 che consiste nel “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via internet”, comunicare all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo del sito web, l’internet service provider, l’indirizzo e-mail e di posta elettronica certificata, il numero di telefono.
Scegli il tuo modello di business
Il passo successivo è scegliere il modello di business: vendi prodotti o servizi? Vendi B2B o B2C? Offri prodotti o servizi come intermediario (in stile marketplace)? Vuoi puntare su un prodotto singolo o hai un catalogo sterminato? Queste sono alcune delle domande che devi farti per capire quale strategia di marketing utilizzare (e di conseguenza anche quali attività online mettere a punto) per far volare il tuo business in rete.
Bene, ora che la parte noiosa è stata portata a termine si è pronti per la fase creativa: la creazione del vostro e-commerce.
Scelta dell’hosting: incluso nell’e-commerce o “fai da te”?
Dopo aver studiato il naming della vostra attività (e idealmente logotipo e immagine coordinata) , aver acquistato il dominio, dovrete scegliere il servizio hosting su cui poggerà la vostra piattaforma e-commerce, ovvero lo spazio digitale che lo ospiterà.
Potete scegliere tra un servizio all inclusive, e-commerce e hosting insieme, oppure una soluzione “fai da te”, in cui la piattaforma è slegata dall’hosting, che può essere scelta liberamente da voi.
Di solito la prima soluzione viene offerta da piattaforme e-commerce proprietarie, come ad esempio Shopify, e consiste nell’avere una struttura già pronta per partire: create un account, scegliete il piano di abbonamento, configurate il vostro shop in autonomia, selezionate un template tra quelli disponibili, inserisci i prodotti e siete pronti per vendere.
Questa, che a prima vista sembra la soluzione più semplice e vantaggiosa da un punto di vista dei costi, nasconde diverse insidie: la limitata possibilità di personalizzazione e funzioni, l’impossibilità in futuro di passare ad altre piattaforme perché non viene data la possibilità di esportare i dati, le limitazioni da un punto di vista SEO (vi serve un sito che non si posiziona e nessuno trova?).
La seconda soluzione, invece, prevede un iter un po’ più lungo, che va dalla scelta dell’hosting più performante (e a volte più costoso) per la piattaforma prescelta (generalmente WordPress con Woocommerce in caso di piccoli store con poche centinaia di prodotti o Magento per negozi con automazioni complesse o decine di migliaia di prodotti) alla sua implementazione, per la quale di norma si rende necessario l’intervento di uno sviluppatore.
Questa soluzione open source offre un’alta possibilità di personalizzazione, infinite possibilità di personalizzazione e ampi margini competitivi da un punto di vista SEO. Il “contro” possono essere i costi di realizzazione e di manutenzione ma chi pensa di aprire un negozio non pensa certo di farlo con una manciata di euro.
Sviluppa e configura il tuo e-commerce
Ecco, ora siete pronti a mettere a punto il vostro e-commerce!
Se avete optato per la soluzione all inclusive, non vi resta che seguire gli step suggeriti dalle guide della piattaforma scelta e veder nascere la vostra creazione.
Se, invece, avete scelto una soluzione open source, quasi sicuramente vi sarete affidati a un esperto di strategia web marketing o a un’agenzia digitale, in questo caso saranno loro a suggerire l’architettura del menù in ottica SEO (dopo avervi fatto un’analisi di mercato e concorrenza), la struttura dei contenuti, ipotesi grafiche (perfette per facilitare nell’acquisto i vostri clienti ideali!) e possibili funzionalità da aggiungere alla tua piattaforma di vendita. A voi non resta che scegliere il metodo con cui vorrete ricevere i pagamenti, il corriere a cui affidarvi (se vendete prodotti fisici) e popolare il vostro catalogo.
Finalmente, la messa online del vostro nuovo e-commerce!
Ecco, dopo le prove acquisto di rito per verificare che tutto il processo funzioni correttamente, siete pronti per andare online! Ora non vi resta che seguire gli ordini dei clienti e prestare attenzione ai loro desiderata, proprio come ogni buon negoziante dovrebbe fare.
E dopo la burocrazia la meritocrazia
Se fatto professionalmente e ideato per raggiungere obiettivi economicamente gratificanti, dovete pensare al vostro negozio virtuale come a una vera e propria azienda, dimenticatevi che una volta on-line il vostro sito in automatico convertirà e monetizzerà i vostri investimenti perché la delusione in questo caso sarà dietro l’angolo.
Come tutte le attività dovete far sapere al vostro target di utenti che ci siete, che avete i prodotti che stanno cercando, che acquistare tramite il vostro sito sarà semplice e garantito, che si vivrà un’esperienza equiparabile ad un acquisto fatto “di persona”.
Entrando nel vostro e-commerce troveranno una comoda poltrona dove accomodarsi, una gentilissima commessa che li consiglierà, dove potranno sostare tutto il tempo del mondo per scegliere cosa comprare. Potranno tornare in negozio se, quando saranno arrivati a casa, scopriranno che quel paio di scarpe coloratissime non sono proprio adatte al colloquio di lavoro del giorno successivo, oppure se quel maglione giallo acquistato sull’onda dell’entusiasmo, non trova abbinamenti possibili con il resto del loro guardaroba potranno renderlo con semplicità.
È necessario realizzare un e-commerce performante e lungimirante, effettuare una valida consulenza SEO, pianificare le attività digitali e organizzare un customer care, affinché chiunque visiti il vostro sito e-commerce si trasformi da semplice curioso in cliente soddisfatto e portatore sano di altri clienti.
Non è consentito improvvisare o sperare nella dea bendata: un piano di digital marketing è necessario e se non hai le idee chiare rivolgiti a chi è del settore che saprà guidarti e consigliarti la strada migliore per il successo del tuo progetto.
No, non esiste nulla di semplice e infatti la semplicità è il risultato visibile della complessità!