Come progettare un’architettura del sito web SEO oriented | Quindo

Come progettare un’architettura del sito web SEO oriented

L’architettura del sito web rappresenta la struttura organizzativa delle risorse dal punto di vista logico e concettuale. L’alberatura, invece, è la struttura del portale dal punto di vista tecnico.

Entrambe sono fondamentali per progettare un sito web che soddisfi i principali requisiti SEO. Tuttavia, svolgono funzioni diverse.

L’architettura del sito web serve per stabilire quante e quali pagine avrà il sito e il modo in cui queste si collegano tra di loro tramite link interni; il contenuto di ciascuna risorsa e il suo scopo (informativo o commerciale, ad esempio); la presenza di sezioni istituzionali, di un blog, di uno shop online e di tassonomie specifiche.

L’alberatura del sito web, invece, serve per stabilire qual è il livello di profondità (site depth) in cui si trovano le risorse e la tipologia. Se, ad esempio, una pagina è di primo o di secondo livello; se sono presenti archivi e di che tipo; se sono presenti domini di secondo livello e l’ordine gerarchico esistente tra le risorse.

Progettare un’alberatura SEO oriented consiste nel disegnare una struttura in cui tutte le risorse principali del sito siano facilmente accessibili da parte del crawler, oltre che dagli utenti.

Idealmente, tutte le risorse di un portale dovrebbero distare non più di 3 click dalla home page.

Per rispondere a questo criterio è buona norma utilizzare una struttura a silos sviluppata orizzontalmente, preferibile alla struttura a matrioska, sviluppata invece verticalmente. Il rischio della struttura a matrioska è che risorse importanti vengano “sepolte” in profondità, risultando inaccessibili ai bot e agli utenti.

alberatura sito web a silos vs. a matrioska
Un esempio di alberatura del sito web a silos (sinistra) vs. a matrioska (destra) realizzata con lo strumento online Miro.

I bot vedono di buon occhio i siti facili da navigare e in cui tutte le risorse sono facilmente accessibili e scansionabili. Il crawler, infatti, dedica un tempo limitato alla scansione dei milioni di risorse presenti online. Più un sito gli farà risparmiare tempo, più sarà apprezzato. Ciò aumenta le possibilità di avere maggiore visibilità in SERP e di posizionarsi bene e meglio per parole chiave di interesse.

Dalla corretta gestione di questo aspetto dipende anche la presenza dei sitelink in SERP cioè i link alle pagine principali del sito che compaiono quando si cerca su Google un sito web, solitamente per chiavi di brand

featured SERP quindo
Esempio di sitelink: hanno tendenzialmente CTR (tasso di click) più alto rispetto ad altri risultati in SERP, quindi potrebbero indurre al click un maggior numero di utenti realmente interessati.

È Google a decidere quali pagine premiare inserendole tra i sitelink e non lo fa in maniera arbitraria ma considerando, tra gli altri fattori, l’alberatura del sito.

Ben diversa è la funzione dell’architettura SEO (o informativa) del sito il cui scopo è progettare una struttura che consenta all’utente di fare un’esperienza di navigazione gradevole e soddisfacente, oltre che una struttura concettualmente sensata e basata su parole chiave realmente interessanti per l’utente.

Per progettare un’architettura informativa performante è utile conoscere i KPI del progetto, i bisogni dell’utente e gli intenti di ricerca.

Avere KPI chiari e misurabili consente di definire già in fase progettuale la struttura organizzativa del portale dal punto di vista commerciale, identificando le azioni che l’utente dovrà effettuare per generare una conversione, sia essa l’acquisto di un prodotto, la compilazione di un form di contatto, l’avvio di una telefonata o il download di un file pdf.

Le azioni si svolgeranno su una o più pagine del sito, ad esempio landing pages dedicate, pagine strategiche o la home page, e attraverso Call To Action posizionate all’interno delle risorse principali del sito. L’intera architettura del sito internet dovrà quindi essere pensata con l’obiettivo di far confluire gli utenti verso le pagine di conversione.

Per definire quali saranno le pagine strategiche di un sito è importante analizzare i bisogni degli utenti. Condurre un’analisi di mercato preliminare permette di campionare i target a cui ci si rivolge in funzione dei loro bisogni. In questo modo sarà più semplice identificare i contenuti chiave di un sito web e dar loro la giusta rilevanza nel complesso dell’architettura informativa.

Un errore comune nella progettazione dell’architettura di un sito internet è la creazione di pagine basate esclusivamente sulle parole chiave, ma inutili per l’utente.

Spesso, infatti, si tende a progettare la struttura di un sito in base alle parole chiave per cui ci si vuole posizionare, creando una pagina per ogni keyword di interesse. Questa pratica, vicina al keywords stuffing, è deprecata oltre che inutile perché considera soltanto un aspetto della progettazione, il posizionamento, dimenticando invece l’elemento chiave dell’intera attività: la user experience.

La SEO, e in particolare l’analisi degli intenti di ricerca degli utenti, dovrebbero essere utilizzati in un modo più costruttivo. Conoscere le intenzioni che spingono le persone a fare una ricerca su Google consente di definire come articolare i contenuti e connetterli tra di loro.

Un’architettura costruita intorno all’utente ha maggiori possibilità di essere premiata dal motore rispetto a un’architettura costruita esclusivamente con l’obiettivo di posizionare il sito per un set di parole chiave.

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