Di cosa parliamo
Per chi ama le parole può essere frustrante vederle manipolate a fini SEO. Ancor più frustrante ricevere feedback negativi da clienti insoddisfatti e committenti infelici. Insomma, l’autostima può crollare facilmente quando si lavora con il SEO copywriting. Da un lato, la scrittura creativa risulta in qualche modo limitata dalle esigenze aziendali e da quelle del motore di ricerca; dall’altro ci sembra di non fare mai abbastanza e di non rendere mai veramente felice nessuno. L’autocommiserazione però non ci salverà dalle liste di keyword né da quelle delle parole vietate dai clienti. Sapete cosa potrebbe farlo? Questi 5 tool per un copywriting ispirato e vincente.
1. L’AI può essere un tool per il copywriting SEO
Abbiamo scoperto di recente la potenza dell’AI per la scrittura di contenuti. Non dobbiamo far sì che ci sostituisca, certo, ma può darci idee interessanti e sbloccare un progetto che fatica a ingranare. Per esempio? Basta chiederle di suggerire una serie di titoli dandole come argomento la parola chiave principale. In base all’accuratezza del prompt, può darci idee creative per la scrittura di contenuti sia corporate che di blog. Anche quando abbiamo un contenuto pronto e non sappiamo come scrivere l’introduzione o come concludere (il tipico blocco dello scrittore) possiamo inserire tutto il testo e chiederle una chiosa. Nella maggior parte dei casi la scriverà molto male, ma possiamo sistemarla con le nostre capacità.
2. Answerthepublic, domande e risposte per i contenuti
Se Google è il più grosso database che incrocia domande e risposte, Answerthepublic è il tool di copywriting utile a pescare contenuti correlati. Quando ci sembra di avere esaurito le idee sull’argomento di cui stiamo scrivendo, ci basterà rivolgerci a questo strumento facile da usare. Le domande degli utenti diventeranno i sottoparagrafi del nostro articolo di blog o del nostro contenuto SEO. Non sappiamo quanta roba la gente si chieda su un determinato argomento finché non esploriamo le query, che siano in forma di domanda o meno. Davvero, provate a fare una ricerca su qualsiasi keyword e leggete ogni singola query: alcune non potrebbero mai venirci in mente, ma aiutano ad approfondire il topic o danno lo spunto per un altro contenuto correlato.
3. Google Trends, immancabile tool copywriting
Fenomenale per confrontare periodi di ricerche diversi, soprattutto quando abbiamo a che fare con un argomento “stagionale”. Google Trends è il tool per copywriting che esplora le query correlate (anche solo vagamente) a una keyword in un determinato periodo di tempo e coglie le impennate di ricerca di termini, frasi e locuzioni. Qualche esempio? La keyword “scarpe rosse”, all’apparenza commerciale, ottiene ogni anno un’impennata nella seconda metà di novembre. Questo perché il 25 novembre è la Giornata contro la Violenza sulle Donne e le scarpe rosse ne sono un simbolo. Scrutare dati di questo tipo ci aiuta a cogliere gli argomenti caldi, fare instant marketing ed evitare cadute di stile (come appunto sfruttare la keyword “scarpe rosse” il 25 novembre per vendere dei tacchi a spillo).
4. Il “nuovo” keyword explorer di Ahrefs
Strumento di copywriting e in generale immancabile in ogni strategia SEO, Ahrefs ha un nuovo look particolarmente utile a chi cerca idee per nuovi contenuti. Si tratta delle ricerche correlate a grafico, che danno a colpo d’occhio l’idea delle ricerche più frequenti su un topic. Può essere filtrato per termini o per argomento principale, regalando innumerevoli spunti per contenuti legati tra loro e indicando anche quali potrebbero ottenere un maggior traffico. Utile anche da inserire nelle comunicazioni con il cliente, per dare un’idea immediata del perché si sia scelto un argomento per il piano editoriale: le correlate possono essere mostrate anche con il vecchio elenco, ma così il colpo d’occhio è immediato anche per i non professionisti.
5. Ascolto ed empatia
Ok, qui ho barato, ma non importa. Si tratta veramente di strumenti indispensabili per ritrovare la gioia di scrivere, anche quando il settore o l’argomento non ci appassiona. Parlo di ascolto nei confronti del cliente, che ha esigenze specifiche e che conosce alla perfezione il suo business (mentre noi copywriter raramente siamo così specializzati) e ascolto degli utenti e delle loro reali esigenze (di cosa hanno veramente bisogno quando cercano “scarpe rosse” in concomitanza con il 25 novembre? di acquistare delle calzature o di conoscere la simbologia di una protesta?). Ascolto ed empatia che vanno ovviamente ricambiati. All’interno del team, da parte del cliente o di un intermediario, è importante la consapevolezza che ogni copywriter fa solo il suo lavoro. Abbiamo utili strumenti di copywriting, fonti attendibili o meno dalle quali reperire le informazioni, ma non siamo specialisti di un settore. Siamo solo specialisti nella scrittura.
Ritrovare la gioia di scrivere
Il SEO copywriting può essere una sfida, poiché deve soddisfare sia le esigenze dei motori di ricerca che quelle del committente. Tuttavia, ci sono alcuni strumenti utili che possono aiutarci a creare contenuti efficaci e ispirati, ritrovare la creatività per sbloccare un progetto, pescare nuove idee, cogliere gli argomenti caldi, insomma ritrovare il piacere di scegliere le parole una per una. L’ascolto e l’empatia tra gli esseri umani, poi, sono l’ingrediente fondamentale per ritrovare la gioia di scrivere.